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mercoledì 21 marzo 2012

alda merini

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

(da "Vuoto d'amore")


8 commenti:

  1. Bellissimi versi, come tutti quelli della grande poetessa.
    Solo di recente ho scoperto Alda Merini, da me guardata sempre con una certa diffidenza...
    Adesso... l'adoro.
    Un abbraccio,
    Mary

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    1. Mary, si versi bellissima, la storia di questa donna intrecciata di sofferenza ma fortemente attaccata alla ricerca interiore della felicità mi ha colpito. Io non la conoscevo ahimè..ma da quando l'ho scoperta si è ritagliata un posticino nel mio cuore abbiamo un sentire comune talmente uguale da spaventarmi alle volte. Oggi è una grande stella che brilla di luce propria nel cielo di pace e serenità che non ha avuto in terra

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  2. Bellissimo! un momento di delicato raccoglimento, riflessione e meditazione che ci dona la forza di guardare avanti con consapevolezza....
    Un abbraccio

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    1. ciao Simo...si un delicato momento di raccoglimento dovuto ad una grande donna del nostro tempo.

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  3. ...il mio pensar...il poeta è solo...
    perchè nel silenzio v'è il frastuono delle Emozioni
    che fremono d'esser messe in versi...
    grazie cicci...
    serene ore..
    dandelìon

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  4. Ciao! Alda Merini è stata una poetessa piena di forza, un personaggio acuto e profondo. Ti invio un'intervista che il giornalista Luciano Minerva le ha fatto nel 2007 per il magazine di letteratura di Rai news 24, "Incontri". Spero possa interessarti!

    http://www.elbadipaul.it/sono-nata-il-ventuno-a-primavera/

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  5. grazie violavic... è un bel dono.

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