Scrissi questo racconto-verità sui miei nonni , dopo una lunga serata in compagnia della zia più anziana della famiglia che mi raccontò la loro storia..per non dimenticare trascrissi tutto ed è per me un emozione forte rileggere e ricordare i suoi occhi... quanto brillavano mentre la mente tornava indietro e tra le lacrime ammiravano il più bel film che avesse mai visto...la storia di Sabina ed Antonio.
Oggi è la festa dei nonni, anche dei miei dunque, ed io voglio far in modo che rivivano anche nei miei ricordi...spero che abbiate pazienza nel leggere, è un po' lunga.
una storia d'altri tempi...
Categoria: Scrittura e poesia
Categoria: Scrittura e poesia
Da quando ero piccola ho
sempre immaginato, attraverso i racconti di mia zia, la vita dei miei nonni
paterni che non ho avuto il piacere di conoscere.
Quando si parlava di
loro i miei parenti alzavano gli occhi al cielo come se si stesse parlando di
persone che non sono mai appartenute a questo mondo. Mia nonna era una donna
mite, dolcissima, che amava circondarsi di cose belle e se non l'aveva, perché
non particolarmente ricca, era capace di crearle intorno a se come una vera
maga...;
mio nonno, pare sapesse
leggere "il ritiro", uno di quei libri strani tipicamente arcaici e
popolani, di cui si son perse le tracce: tra quei fogli e le sue attente
deduzioni, leggeva il futuro o tentava di farlo, in base all'ora siderale di
nascita;
Infatti, pare che lui
sapesse già dove l’amore per mia nonna l'avrebbe condotto...che il suo dolore
sarebbe stato grande; però la passione e l'alchimia era così speciale che lui
volle sfidare il destino e s'innamorò, perdutamente e dolcemente di lei.
Erano due persone
speciali, mi dicono sempre: quando lui le faceva la corte portava in groppa al
suo bel cavallo ben legato alla sella, il suo grammofono, che a quei tempi era
in possesso a poche persone,… la musica era per mio nonno linfa vitale,
piuttosto avrebbe rinunciato a mangiare ma il grammofono doveva essere suo! I
suoni si propagavano nell'aria della piccola stradina che si incamminava verso
la cattedrale, tutti si affacciavano ad ammirare quel giovane uomo che cercava
di colpire il cuore di quella bella fanciulla dagli occhi verdi.
Ci riuscì..
Di li a poco si
sposarono, andarono ad abitare in una piccola casa adiacente l'abitazione della
mia bisnonna, un'unica stanza enorme dove c'era di tutto, magistralmente
nascosto dalla splendida inventiva della nonna.. aveva creato paraventi
coloratissimi e piccole mensole appoggiate al muro con del semplice filo di
spago, le tendine e i piccoli centrini fatti con le sue mani attiravano
l'attenzione e l'invidia di molte comari che, naturalmente, non avevano
altrettanti talenti.
Condividevano la casa
con loro compagno di lavoro, un cavallo biondo, docile, lavoratore
instancabile, un vero tesoro per il nonno.
Erano passati pochi mesi
dalle loro nozze, e la nonna,in una notte di luna piena, tanto luminosa che
entrava dalle fessure di legno della persiana verde dell'unica finestrella che
c'era, si svegliò per prendersi dell'acqua da bere..rimase sconvolta da ciò che
vide. La mattina dopo raccontò tutto alla mia bisnonna:"mamma, mamma ho
una fata in casa! Al mio cavallo si intrecciano i capelli e la mattina si
ritrovano sciolti e con i boccoli". Naturalmente sua madre non le
credette. Ma la cosa si ripeteva ogni notte, puntualmente, finché la mia
bisnonna si decise a dormire con la figlia quando il marito fosse rimasto fuori
nei campi a dormire. Le due donne attesero sveglie tutta la notte, non successe
nulla; idem la seconda notte. Ma, la terza notte, quando anche mio nonno si
accovacciò su una balla di fieno vicino al cavallo, la magia ritornò. La
criniera lunga e bionda si riempiva di piccole trecce, il cavallo restava
immobile come una statua, così come la mia bisnonna che non credeva ai suoi occhi...
"figlia mia" le diceva, "hai la fortuna dalla tua parte,
speriamo che sia per tutta la vita".
Ebbero un figlio, mio
padre, era nato morto..poi mia nonna lo immerse nell'acqua calda poi in quella
fredda e cominciò a piangere...Dopo sei anni ebbero una figlia, ...la felicità,
l'armonia regnava in quella casa. Non litigavano mai, appena si accennava a
qualche rimprovero di famiglia mio nonno scoppiava in una sonora risata
"ma pensa alla salute..ah ah ah...che sono queste sciocchezze!" nessuno
lo capiva mio nonno..dicevano tutti che era strano, vestiva in maniera
eccentrica, si inventava di tutto..ma, il fatto che sapesse leggere il futuro
creava intorno a se un mistero ed aveva pertanto il rispetto di tutti..
Un giorno una zingara si
fermò davanti alla porta della mia bisnonna, lei aveva molta paura degli
zingari perché avevano portato via molti bambini nel paese negli anni della sua
adolescenza, siccome aveva con se i nipoti quando i miei nonni andavano in
campagna, la scacciò via malamente. La zingara le predisse imminenti lutti in
famiglia e prese a dire parole sconnesse ed anatemi di una cattiveria inaudita.
La sera stessa andò da lei suo genero dicendole che il raccolto era andato bene
e che avrebbero preso una casa più grande ormai la famiglia stava crescendo. E
così fecero... Mia nonna riempì quella nuova casa d'amore e di oggetti fatti da
lei, i fiori recisi non mancavano mai, diceva sempre "mamma la gente
quando passa si ferma ad ammirare la mia
casa, perché? anche se metto le tendine, ci sono persone che aprono addirittura
la porta per guardare dentro cosa c'è"... "E' l'invidia, figlia mia,
Dio ti ha dato un dono incredibile, hai le mani d'oro, qualunque cosa tu decida
di fare ti riesce bene, anzi benissimo e questo alle altre signore non fa certo
piacere, perché i mariti vanno da loro e cantano le tue lodi. Io lo so perché
quando vado da Marietta, al negozio, le sento parlare ma, appena entro e mi
vedono, chiudono la bocca!"
"L'invidia?... è
una brutta cosa l'invidia mamma?" (domandava ingenuamente mia nonna che al
suo primo invito alla suocera aveva riempito la casa di tagliatelle, non
sapendo le dosi ne aveva fatte così tante che erano dappertutto, sul letto,
sulla credenza..persino sul coperchio della conca di rame che conteneva l'acqua
da bere!...)
"Sì...per invidia si è arrivato ad
uccidere, figlia mia!" rispose la mia bisnonna.
Neanche sei mesi è
restata in quella casa mia nonna...Da quell'episodio mia bisnonna suoleva dire
sempre "figli miei le pareti della casa hanno un'anima, se siete felici in
una casa non cambiate mai, perché cambierà anche la vostra fortuna!"
Dopo poche settimane di punto in bianco il
cavallo morì...era il 6 ottobre 1942, ne comprarono un'altro malgrado il loro
dolore, serviva nei campi, ma non era lo stesso cavallo...non aveva la stessa
magia. Il 6 dicembre mia nonna si ammalò, mio nonno non era in casa in quel
periodo, tornò per Natale...la situazione non era rosea.. le cure sembravano
fare effetto eppure lei peggiorava ogni giorno...finché la notte del 5 gennaio
si alzò, andò verso il suo cavallo cominciò a pettinarlo chiamandolo con il
nome dell'altro..."Bruna, mi hai lasciata e con te se ne andata anche la mia
fortuna..."
Sua mamma che non la
lasciava mai da quando si era ammalata, piangeva dietro il paravento che
divideva quell'enorme stanza dal letto nuziale. Pettinò quel cavallo per tutta
la notte..pareva star bene. era in forma, sembrava non avesse più niente... Era
splendida mia nonna! ..alle cinque del mattino si era lavata, vestita, un
rametto di lavanda chiusa in un piccolo fazzoletto che lei poneva vicino al
seno...non uscì quella mattina...stette con i bambini fino all'ora di pranzo
poi disse alla sua mamma porta via i bambini, che mangino da te io vado a
sdraiarmi sono stanca. Morì di lì a poco. Era i 6 gennaio 1943.
La cosa più assurda è
che mio nonno sapeva! Le feste natalizie erano finite e lui doveva tornare in
campagna...ma tornò indietro poche ore prima che lei spirasse. Le tenne la
mano, ma lei non si accorse della sua presenza e lo chiamava in continuazione.
Quando si addormentò per sempre mio nonno non pianse...non gli uscì una
lacrima..le diede un bacio e sparì per settimane. Coprì il suo grammofono, lo
pose sul suo cavallo e partì senza neanche salutare i suoi figli. Aveva provato
a non credere a quello che inconsapevolmente lui aveva già letto sul suo
destino..
ma il fato è un nemico
crudele, senza pietà alcuna...non guarda in faccia a nessuno. Adesso l'invidia
delle comari doveva cambiare rotta rivolgendosi a qualcun'altro.
Ho ereditato dalla mia
nonnina le sue mani, mi dicono, spero che l'invidia però intorno a me abbia
vita difficile, perché dall'alto di quella stella ci sono due persone speciali
che mi proteggono...
Ciao nonna Sabina e nonno Antonio...
Ciao nonna Sabina e nonno Antonio...
Costy 17 settembre 2010
sei formidabile!!! come sempre, un bellissimo racconto, un abbraccio da Donaueschingen.
RispondiEliminaE tu sei sempre superbuono con me..grazie amico caro e prezioso..come farei senza di te??
EliminaBaci
Una storia d'altri tempi che Tu, Amica cara hai riportato in modo stupendo.
RispondiEliminaAffascinante, minuziosa... ricca di Amore immenso sono solo alcune delle qualità di questa che sembra una fiaba.
Mi ha commosso e riempito il cuore di dolcezza.
GRAZIE... sei fantastica!E del resto non poteva essere altrimenti... con due nonni così.
Un bacio.
Mary
Sono cresciuta ascoltando questa che sembra una fiaba davvero anche se non a lieto fine :(. Chissà quante cose m'avrebbe insegnato la mia nonnina...però sono certa che mi è sempre vicina quando devo prendere una decisione una delicata vocina mi indica sempre la strada e fin'ora sono stata fortunata..si sono certa che il suo sorriso è qui accanto al mio. Grazie cara Mary, un abbraccio immenso
Eliminale storie vere insegnano sempre qualcosa e il nostro passato ci può accompagnare nel cammino della nostra vita mostrandoci la strada migliore e tu hai preso la via giusta .
RispondiEliminacon affetto ciao Manola
Grazie Manola, spero che tu abbia ragione.
EliminaUn bacio con l'affetto immutato di sempre
bellissima costy ...davvero sembra una fiaba ora ....ma se guardi al passato no ...vivevano cosi....con 2 cose in croce ma più uniti di ora che si ha tutto ....legati solo dall'amore ...cosa rara e difficile ora quando per il minimo litigio si separano e si dividono ....se non ti spiace oggi quando rientrano i miei ragazzi da scuola torno e gliela faccio leggere ....un bacio e buona giornata
RispondiEliminama certo Barbara che tu la legga ai tuoi ragazzi è un onore per me..grazie.
Eliminaun bacio
Ciao Costy, ... non sembra nemmeno vero questo tuo racconto.
RispondiEliminaEppure si viveva così. Quando sono nata io eravamo tutti in uno stanzone grande con delle lenzuola che facevano da divisorio... Poi siamo andati a stare in una casa normale (1960). Le parole di Barbara le condivido. Buona giornata cara amica. Baci, a presto.
Ale
Beh! Ale, ho riportato fedelmente ciò che i è stato raccontato...certo come in tutti i ricordi forse ci si ricama su e trattandosi di una giovane probabilmente nella memoria non essendo mai invecchiata è rimasta un mito come quello dei famosi attori di Hollywood.
EliminaIo me li sono immaginati mille volte grazie a questi piccoli racconti ed è come se le vedessi davvero.
Ciao Ale a presto
Ogni storia ha del sensazionale...proprio perchè "unica"
RispondiEliminaCiao Costy
Buona serata
E' sempre un piacere ritrovarti qui Pino..grazie per le tue parole.
EliminaDolce notte ^_^
Costy, sai raccontare bene ed essere semplicemente speciale per tutto ciò che fai, io sono sicuro che i tuoi nonni ti sapranno guidare, fra tutti i nonni ho conosciuto solo la madre di mio padre che visse fino a novantotto anni, e ciò che riescono a lasciarci in termine di patrimonio culturale, è un tesoro ineguagliabile, beati coloro che riescono ad apprendere arti e mestieri dai nonni, io invidia non ne ho, e non so capire perchè invidiare, ho avuto l'insegnamento dai miei di pregare e desiderare il bene per i vicini, diceva così mia madre; Vicino mio abbi il bene che del tuo bene,l'odore a me viene!
RispondiEliminaAuguri a tutti i nonni e tanta felicità a te.
gaetano
Grazie Gaetano, concordo in tutto ^_^
EliminaFelicità anche a te
Costy
Ciao anche io scrivo favole racconti e filastrocche per bambini mi iscrivo al tuo blog.
RispondiEliminaSe vuoi vieni a visitare il mio ciao!
Ciao Alessio..
Eliminaper la verità non è una favola anche se può sembrarlo.
Grazie per il tuo passaggio, credo che non sia un caso..ma il destino ^_^ ho visto che scrivi canzoni..ho cominciato anche io da poco...
Spero che potremmo scambiarci consigli ed opinioni
a presto