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martedì 6 dicembre 2011

LA FIEREZZA DI UN SOLDATO...

La fierezza di un soldato,
incomincia con una firma, posta in calce ad un documento “lo zio Sam ti chiama, vuole te!” per odor di giustizia e onor di patria …

La fierezza di un soldato,
continua alla stazione, alle banchine del porto … tra fumi incantatori di camini e ciminiere, saluti col sorriso ai suoi cari, sa di tornar vittorioso, lui …, parte per salvare vite!

La fierezza di un soldato,
sta nel lungo viaggio goliardico con i compagni di camerata, che in poche ore raccontano la loro vita, è nei canti di regioni e stati diversi mescolati insieme perché siano unico coro!

La fierezza di un soldato,
si sveglia al suono dell’alzabandiera, finalmente nella terra straniera, dove far veder quanto vale la sua livrea; è il signorsì al primo ufficiale di comando che gli impone la sua destinazione.

La fierezza di un soldato,
è il suo equipaggiamento tirato a lucido e portato con ardore, nulla lasciato al caso perché è un soldato e per giunta americano!

La fierezza di un soldato,
comincia a vacillare quando entra nella città sventrate, a terra un tappeto di corpi, e donne violentate,… WELCOME!!
La fierezza di un soldato comincia a farti male?

La fierezza di un soldato,
spalanca gli occhi all’alba di un giorno di pianto, ai compagni mutilati ieri proprio non riesce a pensare!

La fierezza di un soldato,
comincia a farsi domande su domande, perché tanto orrore!!
Passa tra file di corpi di madri e figli, di nonni e cani, cumuli di vestiti e di scarpe senza più padroni …
case senza più mattoni … letti senza le lenzuola … e lunghe file di steccato bianco che si inerpicano lungo la collina … l’unico … pazzesco !… rimasto in piedi!!

La fierezza di un soldato,
inizia a strapparsi le lustrine dal petto, non ci sono medaglie, questa non è vita e non è morte da soldato …né da uomo!

La fierezza di un soldato,
non esiste più al tramonto, dietro una siepe di filo spinato contro cui uomini, d’ogni età e credo, son stati fucilati, nel vano tentativo di trovar salvezza al di là del confine.

La fierezza di un soldato,
si spegne inesorabilmente, quando, l’ultimo brandello di cuore viene lacerato dagli occhi tristi di un bambino senza un piede che gli si palesa davanti con le mani giunte e nel suo incomprensibile dialetto gli ripete all’infinito …”Ti prego sarò tuo schiavo ma non mi uccidere … non sono che un bambino … non posso farti del male. Non voglio la cioccolata, rivoglio la mia mamma e la mia casa!"

La fierezza di un soldato,
risplende nelle lacrime copiose, che arrugginiscono le sue armi, in quelle mani nude che afferrano quella terra non sua e ne riempie le tasche …
La fierezza di un soldato
è  alzare lo sguardo al cielo sperando nel nuovo giorno, per gridare io c’ero … ma ci sarò ancora per costruire una pace duratura..





La fierezza di un soldato è la mano tesa a quel suo nemico, è la speranza senza fine che il giorno di pace verrà domani!



6 commenti:

  1. Purtroppo quasi mai ad un soldato viene data facoltà di scegliere e la sua vita diventa una continua lotta tra il bene ed il male, ma alla fine egli è l'archetipo della società, per cui meglio non giudicarlo.
    Un caro saluto, a presto

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  2. Caro Wiska..non era mia intenzione giudicare ma le coscienze che si ribellano alle crudeltà purtroppo devono risvegliarsi sempre. Il più delle volte la forza brutale e la violenza non sono giustificabili mai in nessun caso.Certo che se tutti deponessero le armi forse chi istiga non se ne starebbe in poltrona a muovere i bottoni..chi vuole la guerra che se la faccia!!
    Ciao e grazie di essere passato
    Costy

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  3. Cara Costy, hai fatto un bellissimo post... Vorrei tanto che i nostri ragazzi che sono in Afganistan o in altri Paesi, possano tornare a casa al più presto.
    Grazie come sempre per le tue parole. Un bacio,
    Ale

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  4. Bellissimo post... davvero, mia cara. La trasformazione di "un ragazzo" che "fa" il soldato... magari interpretando un ruolo che non sente ma accetta ugualmente per un "motivo qualsiasi"... va avanti fiero... oltre ciò che pensava potesse essere lui stesso e la guerra. E strada facendo si rende conto di tutta l'assurdità della cosa; sempre più giù precipita fino ad annullarsi alla vista di quel bimbo solo e mutilato. E la ruggine non è a questo punto solo sulle sue armi... la sente dentro di sè per tutto il tempo che sa di aver sprecato.
    Amore sperperato.
    Brava Costy! Grazie per avermi segnalato questo Tuo post... non ne avevo avuto notifica. Sai che altrimenti sarei passata prima, perchè mi fa sempre piacere confrontarmi con Te.
    Un abbraccio,
    Mary

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  5. Grazie Ale..è sempre un piacere sentirti;
    I nostri ragazzi come tutti i ragazzi del mondo dovrebbero vivere in serenità il loro tempo, senza armi, senza guerre...utopico lo so ma dobbiamo crederci altrimenti è finita.

    Costy

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  6. Cara Mary, la tua squisita rilettura mi ha fatto commuovere ulteriormente, nemmeno io avrei saputo spiegarmi meglio.
    Hai colto appieno il mio sentire e il mio rammarico per braccia desiderose di dare la vita non certo la morte!

    Un saluto con affetto a te e famiglia

    Costy

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