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mercoledì 29 febbraio 2012

UNA MIMOSA PER ROSSELLA

Oggi, Mercoledì 29 febbraio, è il blogging day per tenere alta l’attenzione su Rossella Urru ed anche su tutte quelle cooperanti che, come lei, sono state rapite.


Una mimosa per Rossella è un'iniziativa che ho voluto intraprendere io su facebook per avvicinare la figura di Rossella alle iniziative che sicuramente si avvicenderanno per ricordare la giornata delle donne l'8 marzo prossimo. Non la chiamo Festa della Donna volutamente e chi ha letto qualcosa di mio sa di cosa sto parlando. Queste sono le donne di cui siamo fieri tutti, uomini e donne che siano e che dobbiamo proteggere ed amare come simbolo di un mondo pulito e che lavora per la collettività con grande spirito di sacrificio ma con l'amore nel cuore per quello che fanno per tutti.
Ti vogliamo bene Rossella ed auspichiamo che per l'8 marzo tu sia qui con noi e con la tua famiglia a donarci la speranza che il mondo non sia quell'inferno che tutti paventiamo.

Per questo motivo, il mio blog RESPIRO...VITA partecipa.
Ricordati: puoi partecipare dando il tuo contributo anche se non hai un blog.
Chi è Rossella Urru. Perché è giusto che tu partecipi a questo Blogging day per Rossella
Blogging Day per tenere alta l'attenzione su Rossella Urru. Photo Credits Luviweb
Rossella Urru, è una ragazza di soli 29 anni nata a  Samugheo (Oristano). è  volontaria  presso il  CISP > Comitato Italiano per lo Sviluppo dei Popoli. 
Rossella era coordinatrice del campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, nei pressi di Tindouf, in Algeria. Al momento del rapimento, il 22 ottobre 2011 assieme a due suoi colleghi spagnoli,Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez. 

Il sequestro è stato rivendicato dal Movimento Unito per la jiahad in Africa. La Farnesina si è subito attivata per liberare Rossella, ma al momento non si hanno notizie.
Nei mesi successivi i media ne hanno arlato sempre meno, fino a dimenticarsene.Ma Rossella non può essere dimenticata. Ecco il motivo di questo Blogging Day
Se hai un blog, aderisci anche tu all’iniziativa promossa da Sabrina Ancarola
I mass media non stanno dando il giusto risalto all’accaduto, l’intento del blogging day è quello di condividere la notizia con il maggior numero di persone possibile in modo da “costringere” tv e giornali a occuparsi di Rossella.
Per te che non hai un blog, usa Twitter
Anche se non hai un blog, puoi contribuire CON EGUALE SE NON MAGGIORE EFFICACIA diffondendo l’iniziativa su Facebook oppure su twitter. In quest’ultimo caso esistono degli appositi hastag: #freerossella e#freeRossellaUrru

martedì 21 febbraio 2012

All you need ... is LOVE


Oggi sono un po' giù..ma mi passerà presto sono certa..poichè la tristezza rimane dentro come una ferita aperta che non si rimargina più. Ho spesso lasciato entrare tanti venti nella mia vita...venti impetuosi, e delicate brezze...venti che sradicavano le fondamenta delle mie certezze acquisite e le ribaltavano tutte... venti caldi che mi avvolgevano nel loro tepore per poi divenire glaciali e freddi sulla nudità più assoluta.
Molte sono le anime ed i venti che ho lasciato entrare..a torto o a ragione non ho tenuto nessuno volontariamente fuori ma sento troppo spesso parlare di ciò che si può avere in cambio in ogni situazione o parola e si ribalta ogni gesto nel fatidico:- cosa mi torna in cambio?Troppo spesso si scambiano gesti che dovrebbero essere più che naturali e normali per noi esseri umani per qualcos'altro ed invece di apprezzarli pensiamo ai perché. Sembra tanto assurdo ormai un gesto disinteressato che restiamo in attesa, in pausa, in stand by perchè siamo certi che il conto da pagare prima o poi ti arriva .
Sento tanti amici soli che vivono la loro vita in compagnia di cani e gatti preferirla a quella di esseri umani definiti senza scrupoli e bugiardi..incoerenti e spesso cattivi... beh la cosa mi ha dato da pensare.
Si teme il confronto o semplicemente li si ama e basta? Certo un cane o un gatto difficilmente contraddicono il loro compagno di vita...non parla!! sicuramente ti darà sempre l'impressione della sua approvazione per qualsiasi cosa tu faccia..certo di darà la gioia indescrivibile che un animale ti può donare ma...preferire loro alle persone non è nobile, rafforza il sentimento di egoismo già compromesso dallo stato di semi isolamente in cui il più delle volte ci si immerge pavimentandosi dietro un preferisco gli animali agli uomini. E no...troppo facile...ma facile per chi? per voi che così non avete con chi litigare, con chi confrontare una scelta? o per loro che poverini cambiano le naturali abitudini per accomodarsi nelle nostre case? Io adoro gli animali..ma amo la gente..amo anche gli insulti se ti fanno crescere ed amo anche i silenzi se ti fanno rilfettere... parlare con chi ti sta a sentire è stupendo ma ascoltare chi ti può parlare è altrettanto stupendo. 
L'amore è un sentimento che noi indirizziamo verso una persona, un animale, un progetto a volte ma, l'amore non si indirizza non si inscatola, non si imprigiona. L'amore è qualcosa che portiamo dentro ne siamo il veicolo, la fonte verso cui attingere, il sentiero in cui incamminarsi insieme ad altri ma non davanti come un leader, né dietro come fanalino di coda... Insieme è camminare a fianco, mano nella mano, mani che intrecceranno altre mani e se la strada non basta ricavarne un'altra ed un'altra ancora.
Non è difficile siamo nati per fare questo prima che l'orgoglio e l'egoismo di una meschina vita terrena ci strappasse l'anima.

sabato 18 febbraio 2012

la neve ha smesso di cadere...


La neve ha smesso di cadere copiosa ed il sole tiepido comincia a far capolino;
lo stupore e la gioia iniziale ormai hanno lasciato il passo all'angoscia e all'attesa domanda "ma quando si tornerà alla normalità??"
La neve è ancora lì anche se non scende più crea ancora piccoli o grandi disagi, ed allora i pensieri si affacciano sulla vulnerabilità di noi tutti. Viviamo in grandi città certi che le istituzioni, come in una grande famiglia, si occuperanno di noi nelle difficoltà estreme; pensiamo che, dopotutto, siamo cittadini scrupolosi ed osservanti della legge e che questo ci dà il diritto ad aspettarci efficacia ed efficienza.
Beh!, mai come in questi giorni ognuno di noi ha compreso quanto la solidarietà di un vicino di casa, o di un cittadino comune, di un volontario possano fare la differenza.
Mai come in questi giorni, quel palpito di umanità sopita sottopelle, ha trovato vigore e desiderio di essere collettività prima ancora che umanità!
Vi siete resi conto che l'essere soli significa essere dimenticati il più delle volte? Ostinarsi burberamente a vedere la solitudine come una tranquilla rassegnazione e desiderio intrinseco di non essere disturbati non è un poi la favola che ci si racconta ogni giorno per renderla divertente.
Questi eventi saranno spesso presenti nelle nostre vite, allora faremo bene a riflettere sui veri valori, sull'essenziale, su cosa veramente serve a noi tutti per la sopravvivenza. Ci accorgeremo tutti che le cose più umili, quelle di anziana storia, quelle che noi teniamo in bella mostra come pezzi da museo potrebbero salvarci la vita. Non la corrente elettrica, non il Pc, né il cellulare nessuna delle nuove tecnologie può aiutarci quando si esauriscono le varie cariche. Ci viene in aiuto la natura, la capacità di adattamento che noi abbiamo nel sangue ma che abbiamo dimenticato...il riconoscere cibi selvatici e commestibili, conoscere le erbe medicinali, le maniere più consone di ricavare dell'acqua potabile...e via dicendo. Un giorno un personaggio strano avvertì il mondo che bisognava essere consapevoli che la tecnologia avrebbe avuto i suoi limiti e che dopo l'ultimo viaggio l'uomo sarebbe sopravvissuto solo se finalmente avesse usato il cervello per salvare se stesso ed il piccolo nucleo di persone che fosse stato insieme a lui. In circostanze così estreme si pensa agli altri prima che a se stessi, non solo per altruismo ma per necessità che si salvi la persona che più di altri possa proseguire il cammino e rafforzare quello di chi è a lui vicino.Penserete che la neve mi abbia dato alla testa...forse è vero o forse è tanto che ci penso... quanto siamo vulnerabili se restiamo barricati nei nostri castelli/case e nelle nostre convinzioni in attesa del giorno che si fa sereno.

sabato 4 febbraio 2012

La speranza...

Si può metabolizzare il dolore? Quantificare la sofferenza di un essere umano...
E perché noi, riusciamo a smuovere il nostro quotidiano condividendo macabramente il dolore altrui..come se ne sentissimo il bisogno, come se ci ricordassimo della nostra vita che scorre tranquilla, solo attraverso la sfortunata vita altrui?
Il più delle volte si dovrebbe sentire l'unità nei momenti di felicità eppure per quest'ultimi si prova invidia, mentre per il dolore commiserazione.
Difficilmente riusciamo ad essere coprotagonisti attivi nell'uno e nell'altro caso in maniera del tutto disinteressata, senza coinvolgimenti né stravolgimenti.
Possibile? Non siamo stati educati a gioire per l'altro e sostenerlo nelle difficoltà?? E dove è finita la speranza?... L'egoismo fa da pessimo maestro perché ci rende forviante un sentimento che è il più umano e naturale...

la speranza!
Si quella forza, quella volontà, quella voce interiore che ti spinge a tramutare una negatività in una cosa positiva, la speranza che quanto cerchi di dare ti venga un giorno dato..magari non dalla stessa persona, non nella stessa forma...ma ti torna... così come il vapore acqueo del mare che si trasforma in pioggia e poi in un piccolo rivolo di montagna che attraversa zone impervie e tratti tranquilli, che accoglie e serba infiniti tesori raccolti per la via e ritorna al suo padre...il mare.
Così noi, nella vicinanza, nella condivisione, nell'apertura all'altro troviamo motivo di riaprire gli occhi alla speranza che ciò che viene donato con la semplicità di una carezza torni a te sotto forma di amore totale.