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mercoledì 29 giugno 2011

Fantasmi

Tra le calde ore di un'estate che prende corpo
una bagnante solitaria e mesta
a tratti funesta
si aggira sola,  lungo il bagnasciuga
diradato dalla leggera brezza mattutina;
gabbiani volano a gruppi interrompendo il suono del mare.

Il faro distante è presente all'appello...
riesce ancora a far percepire fioca la sua luce;
tra le onde, piccole imbarcazioni di pescatori improvvisati
si dimenano cercando un equilibrio precario

In questo paesaggio da poeti e pittori
si muove il passo lento e sinuoso di lei

nessuno s'accorge delle sue lacrime vitree
o del suo sorriso pensoso...
lentamente e mestamente si allontana...
scompare dal quadro...
e torna nel mare dell'infinito amore che non c'è più.

martedì 28 giugno 2011

Se hai un'idea rispettala, non perché è un'idea, ma perché è tua. Jim Morrison

Mi capita sovente di sentir parlare del "RISPETTO"...
 mi soffermo a riflettere sull'uso e sull'abuso di questa parola..in fondo cos'è il rispetto? Come lo collochiamo, cataloghiamo, vediamo e sentiamo questo aspetto della vita che tanto sventoliamo a ragion veduta quando siamo colpiti e non sappiamo come uscirne e giustificarci...sembriamo quei medici che quando non sanno cosa dire su una malattia, sulla causa di un decesso ti dicono che forse è stato un virus sconosciuto...

E già...noi quando non sappiamo giustificarci con l'altro tiriamo fuori la famosa frase "E' una questione di rispetto!!"

Allora ho voluto dare un volto a questo rispetto, trovandone i tratti salienti, i segni particolari e gli aspetti condivisibili in alcune definizioni o scritte di portata internazionale.
Questo per cercare di capire e sviscerare le varie correnti di pensiero (se ve ne fossero) perché mi sono resa conto che il mio senso del rispetto spesso non coincide con quello altrui e nella ricerca della ragione e del torto spesso si resta sulle proprie posizioni...ed allora??? 

C'è chi ha pensato prima di me a dare una direttiva comune in cui ognuno forse troverà la giusta collocazione di questa parola nel vocabolario della propria esistenza.

lunedì 27 giugno 2011

riflessioni: una tranquilla giornata d'estate

Oggi un mio caro amico compie gli anni... siamo ancora qui insieme tra alti e bassi, tra parole non dette e tante buttate al vento...penso all'importanza di una presenza, al fato che ha incrociato le nostre vite, all'affetto che nelle nostre diversità ci ha legati, al rispetto reciproco che inteso in modo diverso comunque non si è mai incrinato, almeno da parte mia. Certo la differenza di carattere, la cultura, il diverso modo di interpretare la vita a volte ci ha fatti allontanare ma siamo qui..ancora a condividere un nuovo percorso perché nell'amicizia non conta il bollino delle presenze...non conta esserci talmente tanto da sfiorare l'invadenza...ma conta la qualità, le parole, la stima e l'affetto che si dona.
Nulla è più importante di sapere che nel silenzio dell'altro c'è il più grande amore per la vita e per l'uomo in quanto tale.
E' solo un mio parere ovviamente, ognuno trarrà una riflessione, ma per me non conta la quantità ma la qualità e se una persona non è costante o è distante non vuol dire che l'amicizia non sia forte..anzi, molti chiacchierano sbandierando l'affetto sapendo in primis che in realtà nemmeno ci credono a ciò che dicono.

Vedi amico mio...una persona a me cara mi disse "sei il mio amuleto portafortuna!" mi ha fatto sorridere ovviamente perché tutt'ora ancora ci crede  e va bene così se questo lo far stare meglio... e sentirmelo dire dalle persone cui tengo per una sorta di gratificazione egocentrica dell'anima fa stare bene anche me ...crederci in fondo non fa male a nessuno.

Portiamo la nostra anima a scambiarci la fortuna come un domino di positività infinita senza pensare a quante volte ci scriviamo, ci parliamo o semplicemente ci pensiamo.

Il bene si diffonde come l'aria docile e calda di una tranquilla giornata d'estate.

domenica 26 giugno 2011

Quel giorno.. semplicemente, aveva preso il treno...come sempre… come tanti.

Leggeva fogli sparsi dappertutto…sulle sue gambe e sul piccolo tavolo dello scompartimento…
in ansia i suoi occhi si muovevano veloci a scorrere le righe…sembrava volerle digerire in fretta.
Qualche appunto, evidenzia piccoli passaggi importanti… Squilla il telefono.. uhmm…suoneria banale…il display lampeggia rivelando un nome… “Loris sta chiamando…”  tentativo, come tanti, senza risposta.

Spegne senza neanche guardare… immersa, assorta in quelle carte…ma una lacrima sfugge al controllo e l’inchiostro si dipana in mille direzioni.. sembra un fiore!
Bello sarebbe l’effetto se quel foglio non fosse importante… “Ecco riesce a far danni anche a distanza… lo stronzo!!”

Un ragazzo le porge un fazzoletto…è un po’ che l’osserva incuriosito…
Lei nemmeno se ne accorge, tenta di prendere i fazzoletti nella sua borsa che, in un attimo, rovescia tutto il suo contenuto… “NO!!! Non è possibile… ma che ho le mani di gomma!!”

“Si calmi, signorina…non si preoccupi l’aiuto io…”

“No, lasci stare…grazie…ci penso io!!”

“Mi scusi… d’accordo ..come vuole… ma…ecco…ciao io sono Marco! Non volevo disturbare”

Finalmente alza lo sguardo, un accenno di sorriso le illumina il volto…

“Si, mi scusi, di solito non sono così scontrosa…ma oggi proprio non gira!!! Io sono Marika…”

“Ciao Marika.. è un piacere conoscerti!”

Il sorriso diventa riso; le domande si susseguono naturalmente, e le carte restano lì da sole… in questo momento sarebbero delle intruse… Si raccontano le loro storie, in pochi minuti scanditi dai palpiti del treno che corre sulle rotaie.

E finalmente si rilassa, ride, si illumina lo sguardo… incontrare il suo senza abbassare la testa…tutto si annulla, tutto viaggia veloce… non ascoltano il brusio della gente quando il cuore protagonista, ricomincia a battere.

martedì 21 giugno 2011

Preghiera per te


Dio,
prenditi cura del suo amore.
tra le lenzuola si vesta di candore;
profumi di verde muschio la sua pelle
e di  fragole le labbra carnose
che sanno di ambrosia
di panna e di gommose.
Dio,
prenditi cura del suo cuore,
che palpiti forte incontrando l'amore
e tolga il respiro all’anima che ascolta,
dissetino i suoi occhi lacrime d’aurora

non suoni dimenticata ogni mia parola.

martedì 14 giugno 2011

"Cosa c'è di più grande dell'amore?" ... Ciao nonna Lina

Avevo brindato alla fine del 2010 gettandomi alle spalle un anno funesto, lacrime versate per amici, alunni e semplici passanti... speranza per un anno nuovo e pensieri rivolti a chi ormai non era più tra noi.

Avevo preso sulle mie spalle la consapevolezza di un inizio tortuoso ma pieno di buoni propositi..l'anno nuovo doveva essere speciale, migliore di quello precedente... mi sbagliavo.

Ed eccomi qui a piangere di nuovo per una persona cara..tanto cara a me come alla mia famiglia.

Penso a lei e a quanto, pur non facendo parte della famiglia, ci abbia amati ed accolti nel suo cuore immenso.

Grazie a lei abbiamo conosciuto il vero significato di una parola usata ed abusata da tutti l'amore incondizionato verso il prossimo.
Siamo stati fortunati nel nostro trasferimento in un'altra città che il buon Dio ci abbia posti sul suo cammino, incontrare persone così belle dentro è una rarità concessa a pochi...
e sì nonna Lina, hai avuto per noi la dolcezza di una mamma, la perseveranza di una grande donna e la coerenza tra parole e gesti quotidiani che non si smentivano mai.
Eri l'accoglienza verso chiunque: venditori ambulanti di passaggio, invitati alla tua tavola uscivano col sorriso sulle labbra e una nuova luce negli occhi;
non c'era una domenica, una festa che tu non desiderassi condividerla con noi, la casa brullicava di gente che stava stretta ma felice di essere lì con te come una grande famiglia unita da un immenso abbraccio
Eri carezza verso gli anziani ed i sofferenti che andavi a trovare e che ogni giorno ricordavi nelle tue preghiere
Eri alba di sorriso per il tuo amore di sempre Guglielmo, speranza di vita benevola per i tuoi figli, dono d'amore per i tuoi nipoti..
acqua che ha dissetato molti cuori ed alla cui fonte, anche noi abbiamo attinto con umiltà e amore.

Tra le nuvole che si caricano di lacrime dell' addio e il cielo che accoglierà una nuova stella, la tua amata Madonna e l'adorato Gesù ti cullino tra le amorevoli braccia... sei con loro nella luce divina.

Per noi resti l'unica nonna che abbiamo conosciuto ed amato e, come semi lasciati al vento, le tue parole ed il tuo insegnamento produrranno germogli nuovi in tutti coloro che ti hanno amato...non ti lascerò andare via dal mio cuore, tu sei qui accanto a me con quegli occhi carichi di ogni bene e guardi già con amore ciò che da seme, grazie a te, è diventato fiore.

Ciao nonna...grazie di averci donato il tuo amore...
Ti vogliamo bene.. nei nostri cuori per sempre.

sabato 11 giugno 2011

grazie

Caspita!!! Mi sono accorta per caso di aver superato le 1000 presenze in poco più di 4 mesi penso sia un buon traguardo. Sono di solito restia a classifiche o comunque ad etichette imposte da saccenti che credono di sapere tutto però con un pizzico di egoistico orgoglio devo dire che il passaggio di persone nel mio piccolo mondo virtuale, che sia manifesto (attraverso i commenti) o meno mi fa piacere. Quello che mi piace del blog, anche se sono alle prime armi, è proprio questo scambio continuo di emozioni incatenate tra i miei post, le risposte dei lettori, i commenti che danno luogo a nuove riflessioni e non da ultimo la lettura dei post altrui che aprono nuove finestre da cui affacciarsi ad ammirare nuove splendide prospettive. Ringrazio tutti coloro che son passati da qui per caso e soffermandosi hanno dato la possibilità alle mie umili parole di entrare nella loro vite: ringrazio tutti coloro che hanno voluto condividerne l'essenza diventando miei assidui lettori; e ringrazio chi mi arricchisce ogni giorno attraverso i propri pensieri...

Costy

mercoledì 8 giugno 2011

L'Invidia e il Destino


Si racconta, dalla notte dei tempi, che, quando la terra era sommersa dalle acque e pochi lembi ne affioravano in superficie, vivevano esseri perfetti, anime pure dotate di corpi quasi eterei,che si incontravano ogni volta per dar vita alla perfezione dell'universo. In questo, l'alchimia delle anime gemelle, si manifestava ad ogni nuova vita che nasceva e cresceva con la consapevolezza di incontrare, la perfetta metà di lì a poco...Poi avvenne il cataclisma peggiore che si potesse immaginare il mondo si evolse,la terra cambiò aspetto, le anime presero corpo divennero uomini e donne; due di loro un giorno s'incontrarono e si amarono, i loro corpi si fondevano alla perfezione, emanavano luce propria, gli sguardi persi l'uno dentro l'altra diffondevano brividi nell'aria. 


Un'altra donna innamorata di lui guardava con cattiveria quella coppia speciale ammirata da tutti..il suo nome?... INVIDIA!!


L'invidia non sapeva come fare per separarli, voleva essere lei ad averlo e ad essere il suo completamento corporeo e spirituale, allora cercò il destino in cima alla montagna più alta e gli chiese aiuto in cambio del suo corpo. 




Egli l'ammonì dicendole che il suo era un tentativo pericoloso e che se faceva questo l'universo non sarebbe stato più lo stesso, egli è il destino e quando interviene nessuno può  fare più nulla. Lei non volle sentire ragioni, e propose al lui un patto, ogni plenilunio lei sarebbe tornata  e l'avrebbe amato anche se le sue sembianze fossero state orribili.. questo fino alla fine dei tempi.


Il destino allora accettò ma disse " verrà il tempo in cui queste due anime gemelle saranno nuovamente unite, tutto avrà fine, poichè l'universo sarà di nuovo in equilibrio perfetto!"


Detto questo pronunciò frasi in una lingua sconosciuta; terremoti e maremoti fecero emergere altre terre le anime furono separate e sparse affinchè non si ritrovassero più, e per essere ancora più crudeli, diedero sempre loro corpi di natura diversa ma tanto vicini da sfiorarsi, solo ogni 500 anni sarebbero tornati ad essere uomo e donna affinchè il destino giocando le sue carte avesse la possibilità di ricreare l'equilibrio universale.

E questa è la storia di quelle due anime speciali che l'invidia volle condannare!

lei divenne goccia di pioggia ed egli raggio di sole, attraversava il suo corpo scindendone le parti in scintillanti colori: si creò l'arcobaleno!




cadde come rugiada formando pozzanghere ferme ed egli divenne vento, soffiava leggero sul pelo dell'acqua per farla vibrare e poi forte ed impetuoso per poterla toccare




e lei divenne acqua e lui letto del fiume, sinuoso il suo corpo si muoveva tra le sue anse, scivolando dolcemente come una carezza, ed egli le donava un posto sicuro dove lasciarsi andare...e nacquero cascate fragorose per potersi amare







poi divenne sabbia e lui deserto, chiedeva aiuto al vento per accarezzarla dolcemente, e tappeti di sabbia si disegnavano sempre, finchè soffiava forte ed impetuoso sollevandoli in vortici d'amore: e si creavano le dune

si fece spiaggia e lui il mare, ad ogni risacca un brivido li sfiorava, rinfrescava la sua riva di morbida shiuma, regalando conchiglie e stelle marine per adornarle le vesti trascinando via negli abissi granelli infini del corpo di lei
e poi si fece terra e lui sole, di nuovi germogli la vestiva, riflessi colorati tra le fronde degli alberi e l'immensità del mare per farla brillare: nacque la primavera che dona al mondo una nuova vita


e poi divenne notte e lui giorno, per pochi attimi arrivavano a sfiorarsi tra le scie di un orizzonte d'estate: e nacque il tramonto


e divenne arpa e lui suono, avvolgeva le corde avviluppandosi a lei in attesa della vibrazione dell'estasi, che l'avrebbe separato librandosi nell'aria creando la musica!

lei divenne sirena e lui scoglio, ogni notte erano insieme ad osservare quella luna triste che si specchiava nel mare ma che piano piano scompariva creando le fasi lunari



Finalmente divenne donna e lui uomo, ma il destino li fece appena sfiorare...poi si allontanarono; si cercavano perchè qualcosa loro mancava, avevano il giusto involucro ma non si potevano ritrovare, non ancora, non questa volta...





allora lei chiese di diventare luce ed egli il buio della notte, affinché insieme potessero illuminare il cammino di chi ha perduto il sentiero del proprio destino.




            Costy©2010