Noi esseri umani siamo patologici...continuiamo a commettere gli stessi errori e non impariamo mai; parliamo e facciamo demagogia spicciola sul senso della vita, sulla pace e la serenità, sulla voglia di vedere o dar vita ad un mondo migliore di quello che abitiamo e poi non siamo capaci di trasportare la coerenza delle nostre parole nel fatto quotidiano, nell'immediato della nostra vita familiare, lavorativa o semplicemente di relazione. Siamo patologici, dicevo prima, perchè c'è come un cancro invisibile che ci compenetra l'anima e che fa di noi uno strumento a volte letale, non solo quando si fa la guerra con le armi ma anche e soprattutto con le parole, con gesti di una assurdità e cattiveria davvero inutili. Nei luoghi di lavoro si assiste ad una quasi costante corsa al denigrare qualsiasi persona per il semplice gusto di ferire...in famiglia si corre di continuo per cercare di fare il massimo con il minimo sacrificio poi all'improvviso si scopre che hai fatto il massimo e qualcun'altro furbescamente faceva altro, dimenticando le promesse ed i buoni propositi...e poi i cosiddetti amici che amici non sono..quelli che ti sorridono ma che ti vedono come il fumo negli occhi...quelli che provano invidia non si capisce per cosa visto che hanno molto di più di te..ma quel cancro devastante dell'ingiuria e dell'arroganza si impossessa di loro diventando linfa vitale senza la quale pare che la gente non riesca a portare avanti la giornata.
Io spesso mi trovo a discutere con persone che pensano di non sbagliare e sbagliano di continuo, che vanno a confessarsi tutte le domeniche e se possono ti rovesciano ogni cattiveria possibile addosso e poi...poi dulcis in fundo c'è chi avendo vissuto in gioventù nella maniera più scellerate fregandosene di tutto e di tutto, provando ogni sorta di piaceri e gratificazioni e avendo fatto qualche piccola opera di carità si erge a giudice decidendo cosa sia giusto e cosa non lo è.
Ma dico io...se la gente parla bene e razzola male come ci si difende??

Ah!..Dimenticavo..c'è pure chi scambia la bontà con il buonismo (però sempre di propria opinione si tratta).
A queste persone dico semplicemente questo:- non sporcate i vostri pensieri con le parole, offendereste la vostra stessa intelligenza-.
La bontà esiste nel momento in cui noi stessi ne siamo predisposti..così come la verità esiste quando noi stessi non mentiamo mai. Infatti chi non mente non comprende se l'altro stia mentendo non ne vedrebbe la ragione intrinseca perché non vive nella menzogna.
"Non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te" è il motto, il comandamento, lo stile di vita, chiamatelo come vi pare che io seguo da sempre e che insegno a mio figlio e di cui parlo spesso con i ragazzi...non ci vuole molto quando la discussione degenera far comprendere che ciò che può dare noia a te forse da noia anche agli altri...ciò che vorresti non succedesse mai a te non deve succedere a nessun altro per mano tua.
Questo non è buonismo spicciolo, questo è il senso della vita, è mettere la speranza nelle mani di chi ti sta di fronte senza timore; questa è la consapevolezza che troverai una mano tesa che ti aiuterà senza chiedere nulla in cambio e che gioirà per te, che sarà triste con te e che penserà a te anche nel silenzio anche se vai via per sempre. La vita sulla terra è un passaggio e molti credono che fare i buoni qui sulla terra dia loro diritto ad una miglior vita nell'aldilà... non bisogna "fare" i buoni bisogna esserlo nell'anima come nei gesti, come nelle parole e gli atteggiamenti..è qui sta la difficoltà poiché viviamo in un mondo di apparenza, di convenzioni e di pensieri inculcati dalla moda di turno per ritrovarci ancora oggi nel 2012 a pensarla esattamente come 100 anni fa seppur vestiti meglio e meglio acconciati..ma, sostanzialmente forse peggiori dei nostri nonni che, seppur nell'ignoranza dei tempi, erano più di cuore e più intelligenti di noi.